simona amministratrice speciale
Numero di messaggi : 753 Età : 51 Località : Torino Data d'iscrizione : 22.03.08
| Titolo: DALAI LAMA Mer Giu 18, 2008 10:44 pm | |
| Dalai Lama Tenzin Gyatso - XIV Dalai LamaFigura emblematica della causa del suo popolo e maestro spirituale tra i più ascoltati del nostro tempo, il Dalai Lama occupa un posto di assoluto prestigio nel nostro mondo turbolento, rumoroso, aggressivo. La sua figura è diventata familiare all’opinione pubblica internazionale soprattutto dopo che gli è stato conferito il Premio Nobel per la Pace nel 1989 ma la limpidezza del suo pensiero aveva già prima colpito al cuore persone di culture e fedi anche molto lontane. Immune dalla doppiezza del linguaggio politico di oggi e dalle ipocrisie del politicamente corretto, irremovibile nelle sue convinzioni, il Dalai Lama non si stanca di promuovere il dialogo tra i popoli e le culture. La sua visione della società è radicata in una profonda comprensione della natura umana e ha come obiettivo la piena realizzazione di ogni essere.
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simona amministratrice speciale
Numero di messaggi : 753 Età : 51 Località : Torino Data d'iscrizione : 22.03.08
| Titolo: Re: DALAI LAMA Mer Giu 18, 2008 10:45 pm | |
| PENSIERI DEL DALAI LAMA giusto atteggiamento Non c'è possibilità di arrivare alla felicità con la rabbia. Se in una situazione difficile si è internamente disturbati, sopraffatti dal disagio mentale, allora nessun aiuto potrà venire dalle cose esterne. Tuttavia, se malgrado le difficoltà o i problemi esteriori si conserva interiormente un atteggiamento d'amore, di calore e di gentilezza, allora i problemi possono essere affrontati ed accettati. | una buona vita Non e' poi cosi' importante credere in dio oppure no, non e' poi cosi' importante credere nel buddha oppure no: condurre una buona vita e' importante. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama) | | | il piacere breve La breve euforia che sperimentiamo gratificando i sensi è molto vicina a quel che il tossicomane prova quando indulge nel suo vizio. Il provvisorio sollievo sarà presto seguito dalla brama di averne ancora. E proprio nello stesso modo in cui assumere droghe alla fine causa soltanto problemi, così anche quando decidiamo decidiamo di soddisfare i desideri immediati dei sensi. Bisogna riconoscere che non ci può essere speranza di appagamento permanente dei sensi. Nel migliore dei casi, la felicità che si deriva da un buon pasto può durare soltanto finché non si è affamati di nuovo. | l'esperienza della felicita' Il problema non è il materialismo in quanto tale, ma piuttosto l'implicita convinzione che che la piena soddisfazione possa derivare solo dalla gratificazione dei sensi. A differenza degli animali, la cui ricerca della felicità è limitata alla sopravvivenza e all'immediata gratificazione dei sensi, noi esseri umani abbiamo la capacità di sperimentare la felicità a un livello più profondo che, una volta raggiunto, può sommergere l'esperienza dell'infelicità. | | | la semplicita' determinante Se la propria vita e' semplice, si sara'contenti La semplicita' e' determinante per conseguire. La felicita' e' essenziale avere pochi desideri. Essere soddisfatti del cibo che ci basta per nutrirci, degli abiti per vestirci e di un tetto per proteggerci dagli agenti esterni. Vi e', infine, un'intensa delizia nell'abbandonare gli stati mentali erronei. E nel coltivare quelli utili nella meditazione. | la vecchiaia e la morte Puoi anche considerare la vecchiaia e la morte come cose negative, indesiderabili e semplicemente provare a dimenticartene. Ma alla fine sono cose che arriveranno comunque. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama) | | | sperimentare la felicita' Il problema non e' il materialismo in quanto tale. Piuttosto, e' il presupposto di fondo che la piena soddisfazione possa risultare solo dalla gratificazione dei sensi. Diversamente dagli animali, la cui ricerca della felicita' e' limitata alla sopravvivenza e alla soddisfazione immediata dei desideri sensoriali, noi esseri umani abbiamo la capacita' di sperimentare la felicita' a un livello piu' profondo che, una volta raggiunto, puo' sovrastare le esperienze infelici. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama) |
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